È riduttivo pensare che i monopattini e la micromobilità in generale siano apparsi di recente solo per affollare le strade urbane e inaugurare una conflittualità nei loro confronti.
In realtà, le biciclette e i monopattini a motore sono stati inventati nello stesso periodo dell'automobile.
Il monopattino di legno a rotelle (rudimentale ma molto efficace) risale alla fine del XIX secolo, quando furono inventate anche le biciclette a motore.
Il primo monopattino motorizzato per adulti, l'Autoped, fu progettato nel 1913 e brevettato nel 1916 dall'inventore Arthur Hugo Cecil Gibson.
Realizzato dal 1915 al 1922, il monopattino si proponeva di rivoluzionare i viaggi brevi, gli spostamenti di lavoro, la vita di medici, studenti, “Droghieri, farmacisti e altri commercianti”, “Collezionisti, riparatori, fattorini” e “chiunque volesse risparmiare denaro, tempo ed energia negli spostamenti”.
Il monopattino pieghevole a due ruote, alimentato a gas, si presentava come il “Veicolo a motore di milioni di persone”, con 53 km/L e “a un prezzo talmente basso, quasi alla portata di tutti”. Non era proprio vero.
Il valore di cento dollari nel 1910 e nel 1920 era indubbiamente più alto rispetto a oggi. Ma l'Autoped era ben progettato.
Era dotato di pneumatici da circa 25 cm, un motore a quattro tempi da 155 cc raffreddato ad aria sulla ruota anteriore e poteva raggiungere una velocità di 56 km/h.
Per innestare la frizione, il conducente spingeva il meccanismo dello sterzo in avanti ed esercitava forza sulla leva del manubrio per controllare la velocità. Per attivare il freno, il conducente doveva tirare indietro il piantone dello sterzo.
L'asta dello sterzo dell'Autoped era pieghevole e facilmente riponibile. Tuttavia, con un peso di oltre 45 kg era poco maneggevole.
Nonostante ciò, superò le aspettative iniziali e attrasse un’ampia fascia di consumatori. Sebbene fosse classificato come un giocattolo per ricchi, l'Autoped veniva utilizzato da fattorini, postini e vigili urbani della città di New York.
Fu persino ritratto in diverse fotografie dell'epoca. Inoltre, la sua commercializzazione coincise con un periodo di riforme politiche importanti e di maggiore libertà (in senso letterale e figurato) per le donne.
Il veicolo divenne anche un simbolo dell'emancipazione femminile nell'era progressista. La rivista umoristica britannica Puck pubblicò un annuncio pubblicitario con una ragazza che sfrecciava su un Autoped, dal titolo “Attenti alla ragazza dell'Autoped”.
Nota è la suffragetta e socialista Florence Priscilla, fotografata più volte sul suo Autoped. L'immagine femminista del monopattino è perdurata anche negli anni successivi, quando è diventato un mezzo per uso specializzato nelle basi militari, negli aeroporti e negli studi di Hollywood.
In quegli anni altri produttori hanno seguito l'esempio dell'Autoped. L’azienda ABC Motorcycles produsse lo Skootamota, dotato di una velocità massima di 24 km/h, mentre la Gloster Aircraft Company introdusse il Reynolds Runabout nel 1919, seguito dall'Unibus nel 1920. L'Unibus fu definito come “L’automobile a due ruote”.
Alcuni di questi primi prototipi erano poco stabili, scomodi da guidare e difficili da gestire. Gli anni antecedenti la seconda guerra mondiale videro la graduale introduzione di una serie di perfezionamenti, tra cui luci e freni efficienti, marce, sospensioni, abitacoli e paragambe.
Negli anni '30, anche Amelia Earhart, la famosa aviatrice, fu immortalata in diverse fotografie a bordo del suo Autoped. Una di queste la ritraeva con la sua allieva, June Travis, il giorno in cui ebbe la sua prima lezione di volo.
Nei decenni successivi, la popolarità dei monopattini in piedi o con sedile motorizzati fu altalenante e alcune aziende li produssero occasionalmente.
Nel frattempo, il monopattino non motorizzato fu rivoluzionato nel 1990 quando Wim Ouboter inventò un modello leggero e portatile (probabilmente per coprire gli ultimi chilometri tra la propria casa e il locale di bratwurst e birra a Zurigo).
Sebbene la sua prima invenzione passò inosservata, Outboter continuò a lavorarci su. Realizzò così un modello a tre ruote in collaborazione con l'azienda americana di articoli sportivi K2.
Il modello Kickboard fu presentato alla Fiera Internazionale dello Sport di Monaco nel 1998 e il suo successo fece da trampolino di lancio per la società Micro Mobility Systems nel 1999, e fu distribuito su commissione negli Stati Uniti con il nome “Razor”.
Nel 2003, il popolarissimo brand aggiunse al veicolo un motore elettrico. Dal 2009, grazie al perfezionamento della tecnologia delle batterie al litio e la loro integrazione in piccoli veicoli (come i monopattini ricaricabili da casa), è iniziata l’era del monopattino elettrico moderno.
Negli ultimi anni sono entrati in produzione altri modelli come l' Hoverboard autobilanciato, il Segway e altri.
Quindi il monopattino elettrico moderno non è comparso dal nulla. È il risultato di oltre cento anni di ricerca, sviluppo e prove nella vita reale da parte di inventori, ingegneri e conducenti.
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